La regina si distingue facilmente dalle altre api per alcune caratteristiche: è più grande e lunga, con un addome affusolato che sporge oltre le ali. Le sue zampe posteriori sono più lunghe e non hanno le “cestelle” per raccogliere il polline, perché il suo unico compito è deporre uova.
A differenza delle api operaie, non la vedrai mai entrare e uscire dall’alveare: trascorre quasi tutto il tempo all’interno, spostandosi lentamente. Un altro indizio per riconoscerla è il suo “seguito”: viene infatti costantemente circondata da un gruppo di operaie che la nutrono, la puliscono e la proteggono.

La cristallizzazione è un processo naturale che dipende dal rapporto tra zuccheri: il glucosio tende a solidificare, mentre il fruttosio rimane liquido. Ogni miele cristallizza in tempi diversi: ad esempio quello di acacia resta liquido a lungo, mentre quello di girasole o di colza cristallizza più velocemente. È quindi un segno di purezza e qualità, non un difetto.
Il fumo è necessario per lavorare in sicurezza nell’alveare. Aiuta a calmare le api, stimolando il loro sacco del miele e riducendo l’istinto di difesa. In questo modo gli apicoltori possono ispezionare le arnie e raccogliere il miele senza stressare eccessivamente le api, rispettando il loro benessere.

In un’arnia vivono decine di migliaia di api, ma il numero varia a seconda del periodo: in primavera e in estate l’alveare è pieno e vivace, mentre in inverno le api si riducono per affrontare il freddo.

Le api sigillano il miele nelle celle dei favi con uno strato di cera quando è pronto. Questo lo protegge dall’umidità e dai batteri, conservandolo a lungo e garantendo che rimanga nutriente fino a quando servirà alla colonia.

Una colonia è perfettamente strutturata: c’è la regina, unica femmina fertile che depone le uova; le api operaie, femmine che svolgono tutti i lavori dell’alveare, dalla raccolta del nettare alla cura delle larve; e i fuchi, maschi il cui unico compito è fecondare la regina. Ogni ape ha un ruolo preciso, e insieme mantengono l’alveare sano e produttivo.
Le api ventolano con le ali per diversi motivi: regolano la temperatura dell’alveare, aiutano a far evaporare l’acqua dal nettare per trasformarlo in miele e, se necessario, segnalano alle compagne l’arrivo di intrusi o pericoli. È un comportamento fondamentale per il benessere e la sicurezza della colonia.

L’estrazione del miele è un processo delicato che rispetta le api e preserva tutte le proprietà naturali del prodotto. Quando le celle del favo sono sigillate, gli apicoltori raccolgono i telai pieni di miele e allontanano delicatamente le api. Poi rimuovono lo strato di cera che chiude le celle e utilizzano un estrattore centrifugo: la forza centrifuga fa uscire il miele, che viene successivamente filtrato per eliminare residui. Infine, il miele viene invasettato, pronto per essere gustato, puro, naturale e ricco di sapore.

Le api di base conoscono la posizione precisa del loro alveare e si orientano nello spazio grazie alla memoria visiva e ai punti di riferimento del territorio. Le api però percepiscono alcuni colori (principalmente blu, verde e ultravioletto) e forme semplici, per questo gli apicoltori dipingono le cassette con colori e motivi chiari: così ogni colonia può riconoscere subito il proprio alveare e ridurre il rischio di confusione con gli altri.

Il primo nemico delle api non è un animale in senso stretto, ma piuttosto un parassita: la Varroa destructor.
La Varroa è un acaro che si attacca alle api adulte e alle larve, nutrendosi del loro emolinfa (il “sangue” degli insetti).
La Varroa può decimare un’intera colonia in breve tempo se non viene controllata. La sua riproduzione esponenziale durante la stagione della covata rende fondamentale un intervento tempestivo.
Per questo motivo gli apicoltori effettuano trattamenti specifici almeno due volte l’anno, uno dopo la smielatura principale per ridurre l’infestazione prima dell’inverno e uno prima dell’invernamento: per proteggere le colonie durante il periodo di inattività.
A seconda delle condizioni climatiche e del livello di infestazione, potrebbero essere necessari ulteriori interventi per cui è fondamentale monitorare costantemente la situazione per garantire la salute delle api.

